6.C Attori e partecipanti

Il fatto che i singoli lavoratori abbiano diverse abilità (conoscenza, qualificazioni ed esperienza basata sul lavoro) è indiscusso. Questi pacchetti di abilità cambiano, però, nel tempo – si può tranquillamente assumere che la forza lavoro del 2020 sarà leggermente diversa nel 2030. È dunque essenziale che gli attori e i partecipanti lavorino insieme per affrontare i gap di competenze (qui e ora) e una futura mappatura delle competenze è essenziale.

Il progetto QSE-VET ha come obiettivo quello di avere attori e partecipanti come parti interessate, è dunque essenziale che l’analisi delle parti interessante sia condotta.

Conosciuta anche come Griglia degli interessi di potere, emerge che è importante coinvolgere diverse parti interessate nell’approccio strutturale come segue:

  1. Raccogliere l’input cruciale: … si è soliti dire “Non sai ciò che non sai”. Quindi, le principali parti interessate possono sviluppare preziose informazioni.
  2. Guadagnare più risorse:… lavorare in modo collaborativo può portare più persone, competenze, strumenti e risorse.
  3. Costruire la fiducia: … sviluppare relazioni basate sulla fiducia attraverso un approccio equo sin dall’inizio, aiuterà a guadagnare l’impegno delle parti e avere un impatto.
  4. Pianificare in anticipo: … un feedback continuo dalle parti interessate può assicurare il ‘buy-in’ sin dall’inizio.

Tenendo questo a mente, una leadership incisiva può essere essenziale. Quali sono le caratteristiche di un vero leader? Di seguito vi sono degli esempi che promuovono uno stile decisionale efficace, provato e testato:

  1. Risoluto: per gli individui e i gruppi che valorizzano l’azione, la velocità, l’efficienza e la consistenza, che richiedono onestà, chiarezza, lealtà e sinteticità.
  2. Flessibile: è per quegli individui e gruppi in cui è richiesto un approccio malleabile, è un metodo efficace quando si devono prendere decisioni velocemente.
  3. Gerarchico: da usare in situazioni dove un gran numero di informazioni è richiesto dall’input. È necessario mettere in discussione i punti di vista e il tempo di analisi per prendere decisioni sostenibili.
  4. Integrativo: è un processo decisionale che consiste in linee multiple di azioni ampiamente definite. Richiede diversi input così da poter esplorare diversi punti di vista.

Attraverso l’Europa, o meglio, a livello mondiale esistono diversi approcci intersettoriali usati per risolvere il gap di competenze e il bisogno di una mappatura per le future competenze. Spesso è l’istruzione e formazione professionale che ne subisce le conseguenze. Secondo Forbes esistono “Infiniti paper su come l’IFP deve evolversi per andare incontro ai bisogni dei datori di lavoro e testimonianze dei grandi datori di lavoro che collaborano più a stretto contatto con le istituzioni terziarie per produrre nuovi lavoratori con competenze che inglobino più settori”. In questo articolo si fa riferimento alla necessità che il governo abbia un ruolo nell’agglomerare le parti interessate per supportare l’upskill. Inoltre per “considerare una prospettiva a lungo termine, gli educatori devono svolgere un ruolo cruciale visto che si trovano in una posizione strategica per alimentare la prossima generazione di forza lavoro. Attraversare queste sfide richiede più agilità  agli educatori e più affidamento al grande ecosistema da aiutare. Il gap di competenze non può continuare, ma uno sforzo consapevole deve essere fatto per uscire da questo stallo”.

In sintesi, secondo il  Research Paper No46 di Cedefop  … “Una cooperazione efficiente tra le parti interessate, nella complessa lotta al gap di competenze, coinvolge le seguenti parte interessate: governo, istruzione, partner sociali e datori di lavoro. Questi devono essere coinvolti non solo a livello nazionale, ma anche a quello regionale/locale/ settoriale.” Il research paper sottolinea inoltre che “è anche necessario identificare la persona o il gruppo di persone che si occuperanno di risolvere il problema e che mobilizzeranno le altre parti e avranno la responsabilità di assicurare il successo del programma.” In questo paper, vi è un gran numero di esempi pratici (pagg. 114-115). Per quanto riguarda il progetto QSE-VET, il Paper fa riferimento alla mancanza di valutazione (pag. 116), che evidenzia la mancanza di pratiche già stabilite nella valutazione, o in QSE-VET per la sezione “IFP basata su prove”.