È ampiamente riconosciuto che il mondo del lavoro sta attraversando un rapido e profondo cambiamento causato dallo sviluppo tecnologico e demografico, dalla globalizzazione e dal cambiamento climatico. Questi cambiamenti stanno influenzando la composizione dell’impiego, la natura dei compiti a lavoro e le competenze richieste nel mondo del lavoro. Stanno inoltre portando un enorme pressione sull’insegnamento tradizionale e i sistemi di formazione, chiedendo un miglioramento della qualità e nuovi approcci alla formazione continua.
Il dialogo sociale è fondamentale per il successo dell’IFP, per una formazione professionale e iniziale (i-VET) e continua (C-VET), in particolare laddove i partner sociali sono coinvolti per identificare i bisogni della formazione, i curricula e il contenuto della formazione (Finlay and Niven, 1996). In egual modo, l’IFP si dovrebbe adattare legittimamente ai bisogni dell’industria, riducendo il divario tra gli organismi di formazione, in particolare nel sistema formale d’istruzione statale e negli utenti finale nel mondo del lavoro (fonte: Social Dialogue over Vocational Education and Training in Europe). Il dialogo sociale e il processo per raggiungere un accordo tra le parti interessate costituiscono il principale elemento dell’IFP basata sull’evidenza.
Dare via a un dialogo proficuo con strutture emergenti o precostituite o networks richiede un gran numero di presupposti, tra i quali avere un’appropriata struttura esistente degli stakeholders. Inoltre, sarebbe opportuno intraprendere uno studio comparato per un vantaggioso dialogo interno e una gap analysis degli aspetti esistenti e mancanti dell’IFP su per formulare risposte perspicaci e discussioni significanti.
- 5A.1. Format del report nazionale
- 5A.2. Report Nazionale _ Regno Unito
- 5A.3. WP4 Report finale
- Partecipazione: tutti i partecipanti alla struttura dovrebbero essere parti interessate, che valorizzano lo scopo dell’iniziativa e il valore della loro partecipazione. Questi dovrebbero avere un vincolo per inviare gli input e utilizzare gli output. Ognuno dovrebbe essere impegnato nell’obiettivo e percorso definito. Per questo è importante domandarsi “Come coinvolgiamo i datori di lavoro e assicuriamo il loro impegno a lungo termine” e “Come rafforziamo la collaborazione per assicurare dei bisogni specifici e che l’IFP rispetti questi?”. Infine, tutte le parti dovrebbero riconoscere il valore aggiunto e i benefici derivanti dall’essere coinvolti, ad es.:
- Un numero maggiore di transizioni sostenute nell’impiego
- Un livello maggiore di artigianato collegato ai bisogni del mercato del lavoro.
- 5A.4. Guida all’intervista
- 5A.5. Documento di riferimento per la guida all’intervista
La natura sperimentale di QSE-VET presenta due tipi di mappature professionali per facilitare il dialogo tra le scuole/istituzioni dell’IFP e il mercato del lavoro. Da una prospettiva settoriale tra EQVET 5 e 6, la “Mappa settoriale” fornisce un quadro di riferimento per il campo occupazionale. Le parti interessate dovrebbero fornire un vocabolario comune e un punto di riferimento per il rendimento sul posto di lavoro e la rilevanza dell’IFP. Il metodo applicato si basa sul presupposto che sussisterà sempre nella distanza tra i programmi dell’IFP e le richieste lavorative. Di conseguenza, sia il fine sia l’assegnazione delle parti interessate e la situazione politica nella quale operano, dovrebbero servire per sensibilizzare la frizione tra le politiche d’impiego, la disposizione dell’IFP e il mercato del lavoro. La sfida consiste nel diminuire quanto possibile il divario, tramite la diversità di rappresentanza.
- 5A.6. Profilo dell’impiego
- 5A.7. Mappa di Settore _ Italia
- 5A.8. Opinioni sui sistemi di IFP_ Svezia
- Rappresentatività: di diverse persone e organizzazione. È importante identificare e coinvolgere le più rilevanti parti interessate che contribuiranno a diverse prospettive, inclusi quelli che effettivamente svolgeranno il ruolo di un amico fidato. Quindi, si potrebbe considerare “Chi sono le persone più rilevanti a sedersi intorno a questo tavolo? Cosa rappresentano? Quale è la loro influenza nella comunità? Sono capaci di distinguere gli interessi comuni e quelli individuali?”
- Continuità nelle relazioni: Lo sviluppo delle relazioni e di una mutuale comprensione e impegno richiede incontri di persona prefissati indicativi e costruttivi e altre forme di contatto frequente e flessibile con impatti e risultati concreti.
- Reattività reciproca e impegno, vulnerabilità e fiducia: così che le parti interessate possano riflettere insieme. Le parti interessate coinvolte devono essere disponibili a condividere informazioni sensibili. Inoltre, dovranno spiegare le difficoltà della loro organizzazione, e dare e chiedere spiegazioni.
- Concordanza: se questo dialogo riguarda l’educazione e la formazione, deve incoraggiare e supportare un apprendimento dei caratteri – per interessarsi e agire su valori etici e di equità essenziali, oltre ad assumersi le responsabilità per sé e per il processo di co-progettazione.
- Equilibrio nel sostegno e velocità: costruire resilienza per affrontare le questioni più impegnative facendo piccolo passi che producano veloci risultati.
- Evitare di ignorar(si): le parti interessate dovrebbero essere incoraggiate a identificare i problemi rilevanti ed essere pienamente cooperative e impegnati a una risoluzione efficace dei problemi.
- Essere creativi e pratici: essere preparati e gioire del “pensare fuori gli schemi”. Offrire un sostegno pratico.
- Attendibilità: I programmi dell’IFP sono di importanza pubblica. Le parti interessate devono assumersi la responsabilità collettiva per la visibilità degli input, processi e risultati.